Il Progetto COOPERA

Il Progetto COOPERA, acronimo di i COmuni, migliOrano PER Arginare la Vulnerabilità ed è finanziato nell’ambito del FAMI (Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione) del Ministero dell’Interno, con l’Obiettivo di potenziare l’offerta dei servizi delle Amministrazioni Pubbliche, aumentando e potenziando la loro Capacità di gestione e realizzazione di centri e progetti di accoglienza (Capacity Building) rivolti ai cittadini di Paesi terzi. 

Sono Partners di COOPERA il Comune di Palermo (Capofila), di Trapani e di Agrigento, le Aziende Sanitarie Provinciali di Siracusa, di Agrigento e di Trapani, il Policlinico di Palermo, il Polo Universitario di Agrigento, il CEFPAS di Caltanissetta e l’ANCI Sicilia.

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Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020
Obiettivo Specifico 2 - Integrazione/Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 3
Capacity building – lettera J) Governance dei servizi – Qualificazione del sistema di tutela sanitaria – PROG 3031

E’ stato presentato oggi, 29 marzo, a Palermo, un resoconto del Progetto COOPERA, acronimo di  COmuni, migliOrano PER Arginare la Vulnerabilità.
L’Obiettivo è quello di potenziare l’offerta dei servizi delle Amministrazioni Pubbliche, aumentando e potenziando la loro capacità di gestione e realizzazione di centri e progetti di accoglienza (Capacity Building) rivolti ai cittadini di Paesi terzi.
Il progetto è stato finanziato col FAMI (Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione) del Ministero dell’Interno e vede come partners: il Comune di Palermo (capofila), i Comuni di Trapani e Agrigento, le Asp di Siracusa, Agrigento e Trapani, il Policlinico di Palermo, il Polo Universitario di Agrigento, il CEFPAS di Caltanissetta e l’ANCI Sicilia.

Le dichiarazioni

“Ho constatato una febbrile attività da parte delle pubbliche amministrazioni nell’ambito del sociale con appostazione di risorse importanti, ma che non bastano mai. Le esigenze e la differenziazione della domanda da parte dell’utenza cambia costantemente. Ecco perché è importante la sinergia tra  istituzioni, enti locali e l’università per aggiornare il personale“. A dichiararlo il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

“Ho segnalato che c’è un eccessivo vincolo di destinazione di queste risorse. Capita ad esempio che alcune azioni siano considerate sovrastimate tanto da determinare delle colonie a discapito di altri servizi per i quali occorre maggiore disponibilità di risorse, perché quelle che ci sono si rivelano relativamente insufficienti”, conclude.

“Il tema della fragilità è la priorità di ogni comune, ma va trattato con un’azione coordinata con le altre istituzioni che passa anzitutto da un rafforzamento del ruolo esercitato dai distretti socio sanitari“, aggiunge Mario Alvano segretario generale Anci Sicilia.

Considerando l’importanza dell’inclusione sociale e l’assistenza ai pazienti stranieri, dato che la Sicilia è un Hub del Mediterraneo, l’Università di Palermo partecipa al progetto con una Fad per i mediatori culturali. Il mediatore è una figura centrale perché permette il prima approccio con lo straniero“. A dichiararlo il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri.

Nell’ambito sanitario le Asp hanno ribadito l’importanza dei poliambulatori per l’accoglienza in modo globale dei migranti.

Abbiamo attivato degli ambulatori etnopsichiatrici, uno per i minori e uno per gli adulti per prendere in incarico il migrante in tutta la sua complessità, diventando una buona pratica riconosciuta a livello Ue”. A spiegarlo Antonino Sparaco, Centro di salute globale Asp Trapani – referente Coopera.

I lavori sono proseguiti con gli interventi di Angela Errore e di Sergio Celano, rispettivamente responsabile e coordinatore del Progetto Coopera che hanno presentato i risultati raggiunti.

Tra gli interventi anche quello di Giulia Maggiore, in rappresentanza del Cefpas che ha illustrato i risultati raggiunti dal corso residenziale e al Training on the job, svoltosi all’interno del Progetto. Quindi gli interventi di Laura Nocita, psicologa, sulle esperienze degli sportelli nei Comuni; di Francesco Di Giovanni, esperto ANCI Sicilia, sulla rete istituzionale e i risultati dei Tavoli tecnici. Infine gli interventi di Giuseppe Vitrano, del Comune di Palermo, sulla progettazione dei progetti di Capacity Building e di Roberta Di Rosa, del Polo Universitario di Agrigento (UNIPA) sui risultati del Corso intensivo di Alta formazione realizzato all'interno del progetto.