Il Progetto COOPERA

Il Progetto COOPERA, acronimo di i COmuni, migliOrano PER Arginare la Vulnerabilità ed è finanziato nell’ambito del FAMI (Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione) del Ministero dell’Interno, con l’Obiettivo di potenziare l’offerta dei servizi delle Amministrazioni Pubbliche, aumentando e potenziando la loro Capacità di gestione e realizzazione di centri e progetti di accoglienza (Capacity Building) rivolti ai cittadini di Paesi terzi. 

Sono Partners di COOPERA il Comune di Palermo (Capofila), di Trapani e di Agrigento, le Aziende Sanitarie Provinciali di Siracusa, di Agrigento e di Trapani, il Policlinico di Palermo, il Polo Universitario di Agrigento, il CEFPAS di Caltanissetta e l’ANCI Sicilia.

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Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020
Obiettivo Specifico 2 - Integrazione/Migrazione legale – Obiettivo nazionale ON 3
Capacity building – lettera J) Governance dei servizi – Qualificazione del sistema di tutela sanitaria – PROG 3031

Si è svolto, con una buona partecipazione di rappresentanti di Comuni ed operatori del settore, l’incontro dal titolo "Dall’accoglienza all’inclusione: il governo regionale del fenomeno migratorio in Sicilia". Un momento di dibattito organizzato dall’ANCI Sicilia nell’ambito del progetto COOPERA, finanziato dal Ministero dell’Interno e con capofila il Comune di Palermo e che ha visto coinvolti anche l’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione Siciliana e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia.

Presenti anche i responsabili dei progetti gestiti direttamente dall’Assessorato regionale e finanziati dall’Unione Europea e dai Ministeri del Lavoro e dell’Interno, rivolti soprattutto a sostenere le politiche d’accoglienza ed inclusione dei cittadini stranieri presenti in Sicilia e nello specifico: azioni di contrasto al caporalato, formazione civico linguistica, integrazione dei migranti, supporto ai centri per l’impiego, sostegno ai minori stranieri non accompagnati e contrasto alla tratta.

Tra i progetti della Regione messi in atto quello di SU.PR.EME e + SU.PR.EME con l’attivazione del primo Helpdesk interistituzionale Anticaporalato, di PRISMA, il piano di intervento Regionale multilivello e multistakeholder,  di COM.IN 4.0 riguardante le competenze di integrazione avviate nel tempo dalla Regione. Particolare attenzione è stata posta al progetto ET-LABORA, con l’attivazione di servizi di supporto ai Centri per l’Impiego della Regione Siciliana mediante l’utilizzo di mediatori linguistici e operatori legali, con l’obiettivo di agevolare la domanda e l’offerta lavorativa.

Durante l’incontro è stato evidenziato dal Dirigente dell’Ufficio Speciale Immigrazione Michela Bongiorno e dal Segretario generale dell’ANCI Sicilia, Mario Emanuele Alvano, come sia di fondamentale importanza creare una forte sinergia e collaborazione tra la Regione Siciliana e il Coordinamento dei circa 90 Comuni aderenti alla rete SAI, con oltre 100 progetti attivi e 5000 posti, che rappresentano a livello nazionale circa il 15% dei posti disponibili. Una strada intrapresa insieme che oltre a far fronte comune per una migliore programmazione e gestione delle risorse, consolidi una Rete che vada oltre i Progetti, sviluppando attività nel campo sociale e delle fragilità presenti nelle realtà grandi e piccole della Sicilia.   

Tra gli interventi anche quello della Responsabile di COOPERA, Angela Errore, che ha voluto sottolineare come il progetto sia stato concepito proprio per migliorare le capacità e le competenze delle Pubbliche Amministrazione che operano nel settore, evidenziando che questa attività potrà essere funzionale per sostenere il Sistema di Accoglienza ed Integrazione creato in questi anni in Sicilia. Tra i punti sviluppati nel suo intervento anche la necessità che la normativa regionale si allinei a quella nazionale, soprattutto relativamente agli standards strutturali per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che potrebbe notevolmente agevolare l’attività dei Comuni della Rete SAI. Una problematica, quest’ultima, evidenziata anche da Giulia Mariani del Servizio Centrale Nazionale, intervenuta in videoconferenza.

Tra gli argomenti sviluppati durante l’incontro anche quello di Fiorella Palumbo dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, riguardante la formazione ed istruzione per migliorare l’integrazione, con il potenziamento dei Centri per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Punto tra l’altro sostenuto anche da Angelo Tudisca, vice sindaco di Tusa, comune titolare di un centro di accoglienza ed integrazione che man mano si è ampliato coinvolgendo altri 2 piccoli comuni limitrofi, Motta d’Affermo e Castel di Lucio.

il Ministero dell’Interno, con Circolare prot. n. 0016153 del 19 maggio 2022, ha rideterminato il contributo a favore dei Comuni che accolgono minori stranieri non accompagnati nelle strutture autorizzate a norma di legge, aumentandolo da 45 a 60 euro pro die pro capite, con riferimento ai costi sostenuti a  partire dal primo luglio p.v.
Le procedure per richiedere l’accesso al Fondo rimangono invariate.

 

Si è svolto con un buon risultato in termini di partecipazione da parte di amministratori comunali ed operatori del terzo settore, il 5° tavolo tecnico organizzato dall’ANCI Sicilia, in presenza e in videoconferenza, “sull’Esperienza della Gestione delle Migrazioni da parte dei Piccoli Comuni Welcome”, una rete nata nel 2016 tra le province di Avellino e Benevento e man mano sviluppatasi in altre Regioni e anche in Sicilia.

Un incontro che ha visto coinvolte 2 importanti Reti che operano nel sistema dell’Accoglienza e dell’Integrazione: quella dei Piccoli Comuni Welcome e i Comuni della Rete SAI siciliana coordinati dall’ANCI Sicilia

Un momento di confronto e di collaborazione sviluppata nell’ambito del progetto Coopera, finanziato dal Ministero dell’Interno e che vede capofila il Comune di Palermo e diversi partners istituzionali coinvolti per migliorare le vulnerabilità del sistema di Accoglienza.

Tra i relatori dell’incontro Nadan Petrovic il primo Direttore del Servizio Centrale Nazionale (che quest’anno festeggia i 20 anni di attività); Riccardo Compagnucci, già Prefetto, che per tanti anni ha operato nel campo dell'immigrazione e per le Libertà Civili quale responsabile nell’ambito del Ministero dell’Interno dei settori relativi all'asilo, alle emergenze umanitarie, all'attuazione delle norme sull'immigrazione; Salvatore Ippolito esperto nel campo della Cooperazione internazionale e di Organizzazioni di Assistenza umanitaria e sociale. Nei loro interventi hanno illustrato l’evoluzione avvenuta nell’arco di un ventennio nell’ambito dell’Accoglienza nel nostro Paese e della gestione del fenomeno migratorio che deve vedere gli Enti Locali attori cruciali nell’organizzazione e nell’erogazione dei servizi. Tra gli interventi programmati anche quello di Mario Carta, docente di Unitelma Sapienza.

Sono intervenuti anche Angelo Moretti, Presidente del consorzio “Sale della Terra” e referente della Rete dei Piccoli Comuni Welcome, che ha evidenziato il ruolo che possono avere le piccole realtà nell’evoluzione del Welfare più vicino alle esigenze di integrazione e sviluppo; Giovanna Zollo che ha parlato dell’importante della Cooperazione tra gli abitanti di un luogo e i cittadini accolti parlando Cooperative di Comunità appositamente create per aumentare l'attrattività dei piccoli comuni colpiti da fenomeni di spopolamento tramite azioni rigenerative come il recupero delle attività tipiche e dei servizi di base del territorio e infine l’esperienza diretta del Sindaco di Tiggiano (LE) Giacomo Cazzato, sull’importanza dell’accompagnamento svolto dalla Rete dei Piccoli Comuni Welcome nella sua attività amministrativa di Welfare di Comunità.

L’incontro è stato coordinato dal Segretario Generale dell’ANCI Sicilia, Mario Emanuele Alvano, che ha ribadito nel suo intervento come sia importante rafforzare la Rete istituzionale nei territori, favorendo un continuo scambio fra le esperienze poste in essere in campo nazionale, ponendo particolare attenzione al ruolo dei circa 90 Comuni in cui sono presenti Centri di accoglienza, ponendo la Sicilia fra le regioni con un maggior numero di ricettività. Presente anche Angela Errore, responsabile del Progetto COOPERA, il cui obiettivo è quello di rafforzare e migliorare la struttura pubblica riferita alla gestione del sistema di accoglienza diffuso sul territorio regionale e in particolare a creare una solida Rete tra le Istituzioni ed operatori che agiscono nel campo del Sistema dell’Accoglienza e dell’Integrazione

Sono ormai operativi da qualche settimana, nelle città di Palermo e Trapani, degli Sportelli COOPERA  rivolti a cittadini stranieri del terzo mondo ospitati nel territorio regionale.
Un’attività prevista nell’ambito del Progetto che vede capofila il Comune di Palermo e diversi altri Enti pubblici che si occupano di accoglienza ed integrazione, come i Comuni e le ASP di Trapani ed Agrigento, l’Asp di Siracusa, il Policlinico di Palermo e l’ANCI Sicilia.
Un servizio, quello degli sportelli comunali, creato soprattutto per dare informazioni ed orientamento con l’obiettivo di favorirne l’inserimento nella comunità che li accoglie. Infatti vengono fornite informazioni sull’accoglienza, sulle normative riguardanti la cittadinanza, i ricongiungimenti familiari e orientamento ai servizi che si offrono ai cittadini stranieri, con l’obiettivo di rappresentare un punto di incontro tra pubblico, privato sociale e volontariato.

In particolare lo Sportello di Palermo si occupa di Orientamento e Segretariato Sociale con la presa in carico di cittadini stranieri dando servizi ed informazioni prevalentemente burocratiche per la regolarizzazione delle loro posizioni, per le possibilità di attività formative legate prevalentemente alla conoscenza della lingua e istruzione ed attività lavorative ed integrazione con il territorio.
Lo sportello del Comune di Trapani è collocato presso gli Uffici dei Servizi Sociali e con attività di ascolto ed orientamento ai servizi territoriali, psico-socio-sanitario, informative legali, facilitazione linguistica e sensibilizzazione all’interculturalità.
Strutture che in questa fase di “Emergenza Ucraina” vengono particolarmente coinvolte anche con azioni di affiancamento per affrontare la grave situazione di migliaia di profughi che man mano cominciano a coinvolgere anche la Sicilia, dove è presente un ampio numero di centri di accoglienza che coinvolge circa un centinaio di comuni siciliani.

Per info e recapiti: http://www.progettocoopera.it/index.php/business/sportelli

Un servizio televisivo di approfondimento della emittente regionale ONDATV, sul realtà di Tusa, nel messinese, che in questi anni ha realizzato un centro di accoglienza ed integrazione con ottimi risultati e che nell'ultimo periodo lo ha ampliato ai comuni limitrofi di Castel di Lucio e Motta d'Affermo, che farà passare da 12 posti a 40 nuovi posti che verranno realizzati anche nei paesi accanto. Un modus operandi che può essere da esempio anche per altre piccole realtà che vogliono coinvolgere nuovi Comuni nel Sistema di Accoglienza Italiana.